Ed è uno dei film più belli che ho visto nel 2019. Perchè è scritto bene, interpretato meglio, e mostra, da subito, personaggi profondi che è impossibile odiare o preferire. Forse più brava Scarlet Johannsonn di Adam Driver, sebbene la critica sostenga l’opposto.
E’ un bel film perchè, anche quando tratta argomenti distanti o differenti dal vissuto comune dello spettatore, lo fa con l’intimità che condividi con un amico o un conoscente; racconta la sua storia con semplicità e anche quando cerca di criticare Il Sistema, lo fa senza soffermarcisi. E’ un film capace di sospendere l’incredulità dello spettatore come mai mi è capitato – ed ha una colonna sonora che mescola, come il film stesso, gioia e tristezza.
A trovargli un difetto, il film va ogni tanto oltre la propria misura, raddoppiando su alcune scene che sembrano scientificamente pensate per strappare la lacrima – le scene più leggere, che ci sono e trovano perfettamente il loro senso nell’economia del film, sono distribuite in maniera poco uniforme.
Il difetto più grande però è che Marriage Story è un film che richiede il coinvolgimento dello spettatore e non tutti siamo disposti a concederlo, per lo meno non sempre.